L’ampio giardino all’Italiana è circondato da statue e ha una piscina splendidamente inserita nel verde.
Era l’antico grande portico poi successivamente chiuso e fatto dipingere con l’insegna nobiliare della famiglia Bortolazzi raffigurata dalla grande aquila bicipite imperiale sovrastata da una corona.
Parte del disegno originale è andata perduta in seguito alla trasformazione della villa in caserma Austro-Ungarica durante la prima guerra mondiale.
La figura femminile dipinta nella cornice del soffitto, scelta dalla famiglia Bortolazzi per la camera padronale, simboleggia la Forza dell’anima e del corpo.
Giacomo Antonio Bortolazzi fece realizzare sopra la cornice del soffitto, finti loggiati alternanti da mensole sporgenti creando un’architettura irreale.
Chiamata così per il dipinto al centro della volta raffigurante la donna che allatta il bambino, simbolo di dedizione e altruismo.
Sullo sfondo azzurro del cielo Eolo, su richiesta di Giunone, scatena i venti per ostacolare la navigazione di Enea.
La figura allegorica della Sapienza tiene tra le mani un libro e un angioletto regge una lampada ad olio accesa.
Il dio Apollo, insieme alle allegorie delle stagioni, rappresentano l’esaltante trionfo della famiglia Bortolazzi.